venerdì 23 dicembre 2011

Auguri!

Da un angolo del mio salotto .... un po' di atmosfera natalizia...
(foto modificata con Picnik, con questo servizio on line 
si possono inviare foto cartoline con gli auguri personalizzati)

 Un augurio sincero 
di pace e serenità
a tutti i visitatori di questo blog!


giovedì 8 dicembre 2011

Nominated "The best educational wiki"

Lo scorso anno scolastico, con la mia classe quinta, ho collaborato con un wiki Greetingsfromtheworld, uno spazio virtuale in cui tantissime scolaresche da tutto il mondo presentavano il loro paese d'origine attraverso la creazione di glogs, poster multimediali in cui si possono inserire testi, immagini, video e audio.
Avevo conosciuto questo wiki per caso, proprio perchè avevo letto sul web che era vincitore del premio The best educational wiki 2010.
Tra i tantissimi paesi rappresentati splendidamente da contributi multimediali di tutto il mondo, non c'era l'Italia, ho subito pensato che potevo colmare questa lacuna sfruttando questa occasione per fini didattici.
Mi sono messa in contatto con l'amministratrice di questo wiki, proponendole la mia partecipazione con la mia classe quinta: detto fatto, Arjana mi ha invitato nel suo wiki ed è iniziata la nostra avventura.
La classe era elettrizzata all'idea di partecipare ad un progetto così ambizioso ed ha lavorato alacremente per due mesi. I ragazzi, divisi in coppie, hanno realizzato uno o più glogs frutto delle loro ricerche sulle regioni italiane, con l'applicazione web based Glogster.
 Il nostro contributo è piuttosto semplice, ma considerando il tempo limitato a nostra disposizione, i risultati direi che sono piuttosto buoni: creatività, inventiva, estro si sono intrecciati con un lavoro serio di ricerca geografica, per arrivare alla creazione di venti glogs, uno per ogni nostra regione.
Questo che vedete sotto è il nostro glogs-indice: cliccando sopra ogni regione vedrete il glogs corrispondente, oppure potete visitare la pagina del wiki che contiene tutti i nostri glogs a questo indirizzo: http://greetingsfromtheworld.wikispaces.com/Glogs+from+Italy

In questi giorni Arjana mi ha comunicato che il "nostro" wiki ha ricevuto per la terza volta, anche quest'anno, la nomination per il premio "The best educational wiki 2011".
Scrive Arjana nel suo messaggio:
"In 2009 there were 10 participating schools in this project, in 2010 we were joined by another 8 schools and this year we have grown again - for the time being there are 29 schools from 6 continents with more than 500 students who have contributed to the project with their glogsters. There are more than 300 amazing glogsters that you have created."
Abbiamo così contribuito a creare un repository con tantissime risorse per l'apprendimento, che ci consente di avere informazioni e fare viaggi virtuali in tutto il mondo.
Non so se riusciremo a vincere di nuovo il premio, ma per quanto mi riguarda sono molto soddisfatta dal punto di vista didattico di questa esperienza: ho notato un decisivo aumento di motivazione, di responsabilità e autonomia da parte dei miei ragazzi che a mio avviso, si sono dimostrati all'altezza della sfida.
Credo sia solo un buon esempio delle notevoli opportunità offerte da questo strumento, molto duttile, che può spaziare da un uso personale e ristretto, a piccoli gruppi, fino a collaborazioni internazionali che allargano lo sguardo al mondo intero. Qui potete vedere la mappa con tutti i paesi partecipanti al nostro wiki:

Per sostenere la nostra candidatura, potete votare cliccando qui.  questo è l' indirizzo:
http://edublogawards.com/2011-3/best-educational-use-of-a-wiki-2011/
Selezionate dal menu a tendina la categoria " The best educational wiki" e sotto si aprirà un nuovo campo dove selezionare il nome del nostro wiki "Greetingsfromtheworld". Cliccate il bottone Vote e il gioco è fatto...Potete votare fino al 13 dicembre.

domenica 20 novembre 2011

Manifesto dei pediatri per un uso sicuro e positivo del web

immagine reperita in rete
Leggo sul blog della mia cara amica Francesca e condivido con voi,  un interessante articolo  pubblicato ieri sul Corriere.it-Salute  che riporta i risultati di un'indagine europea sugli usi di internet dei nostri bambini italiani:
-i bambini e gli adolescenti italiani hanno minori competenze digitali rispetto ai loro coetanei europei;  
-l’accesso a Internet dalle scuole italiane è il più basso in Europa (62% media europea contro 49% italiana) così come il coinvolgimento degli insegnanti nelle attività on-line (65% contro la media europea del 73%). 
- i bambini incominciano ad usare internet sempre prima, spesso senza la supervisione di un adulto, il che rende proprio i più piccoli i soggetti più vulnerabili ai rischi della rete (come contatti con sconosciuti, bullismo, pornografia).
-i genitori italiani, più degli altri censiti dalla ricerca, appaiono poco consapevoli dei rischi che i loro figli possono correre sul web. 

L'articolo continua sostenendo che le politiche orientate soltanto a limitare l'esposizione ai rischi on line possono essere dannose in quanto rischiano di acuire il divario digitale, cioè lo svantaggio culturale e sociale creato dalle ridotte capacità o possibilità di utilizzazione delle tecnologie dell'informazione.
Passa successivamente a proporre proposte concrete  per promuovere usi positivi della rete, fornire ai ragazzi le conoscenze e gli strumenti necessari per affrontare i rischi, attraverso una "mediazione sociale" nell'uso del Web.
La media education deve quindi diventare una priorità dei percorsi formativi della scuola italiana.

Riporto di seguito integralmente le proposte dell'articolo:

Partendo da queste premesse la Società Italiana di Pediatria, da sempre attenta non solo alla salute, ma anche alle tematiche sociali dell’infanzia e dell’adolescenza, si fa promotrice di un “Manifesto” volto a unire tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo del bambino e dell’adolescente verso un uso responsabile e consapevole del Web che massimizzi le opportunità e minimizzi i rischi, a cominciare dalla scuola.
Quest’ultima deve rappresentare il contesto primario per trasformare le pratiche digitali dei bambini e degli adolescenti, ancora troppo svantaggiati rispetto agli altri Paese europei, in competenze con valenza cognitiva e significato culturale. Tale approccio dovrebbe essere perseguito nell’ottica di ridurre il divario digitale, di prepararli ad un futuro personale e professionale, e di ridurre i rischi associati all’uso del web. L’applicazione delle tecnologie digitali ai processi educativi potrebbe infatti permettere un significativo potenziamento delle capacità degli studenti, un forte stimolo alla curiosità intellettuale, e un’aumentata capacità verso la collaborazione e il lavoro di gruppo. La scuola rappresenta inoltre anche il luogo nel quale i genitori possono avere quel supporto conoscitivo necessario svolgere pienamente il proprio ruolo nell’era dell’informazione e dell’intrattenimento digitali.

LE PROPOSTE CONCRETE
                           1 Rendere la Banda Larga disponibile dovunque  
Il tasso di penetrazione della banda larga in Italia era nel 2010 del 21.3% della popolazione, contro il 38.2 della Danimarca e una media di 25.7 dei 27 Paesi della UE. Migliorare le infrastrutture per facilitare l’accesso ad Internet nelle scuole ed in qualunque luogo di convivenza sociale è indispensabile per sfruttare appieno il potenziale della rete da parte di tutti i cittadini, ed in particolare dei giovani. Inoltre è necessario ridurre il divario che ancora
                       2 Una Lavagna Interattiva Multimediale per ogni classe
Grazie a un progetto annunciato dal Governo Italiano nel 2008 sono state diffuse circa 35 mila LIM in tutta Italia per un totale di 770 mila studenti, pari a una media di soltanto 1 LIM per ogni scuola. La lavagna interattiva multimediale consente di incrementare la qualità comunicativa dell’insegnamento e dell’apprendimento ed appare una tecnologia di mediazione didattica convincente e sostenibile. I piani di diffusione svolti e in atto nella scuola pubblica sono però ancora molto lontani e non hanno ancora garantito una sua presenza in ogni aula di lezione e in ogni laboratorio. Gli investimenti devono andare in questa direzione.
                        3 Integrare i materiali didattici con gli E-BOOK  
I dispositivi per la lettura di libri elettronici (eBook reader) e alcuni Tablet hanno ormai prezzi abbastanza accessibili. L’uso di materiali didattici su supporto digitale comporta una riduzione del peso dei materiali, una dimensione ipermediale dei materiali proposti, un accesso dinamico alla rete e un facile aggiornamento ed integrazione dei contenuti. Per investire in questa direzione è necessario però un coordinamento tra MIUR, case editrici, università e centri di ricerca che realizzi modelli convincenti di libri di testo elettronico. L’uso degli e-book non va inteso come completamente sostitutivo del libro stampato. Pur considerando utile conservare, almeno nella fascia 3-13 anni, l’uso del libro stampato, l’introduzione degli e-book nella scuola permetterebbe di evitare il fenomeno “usa e getta” tipico dei libri di testo tradizionali.
                                      4 Computer, prima lo usi meglio è 
 Oggi l’età media di utilizzo di Internet in Europa è 7 anni, contro i 10 anni dell’Italia. Un uso precoce della tecnologia orientato a scoprirne e utilizzarne le valenze cognitive e culturali consentirebbe di incrementare lo sfruttamento delle sue potenzialità e di concepire l’uso del computer e del web alla pari di quello di qualunque altro strumento utilizzato durante i processi educativi. Un uso precoce ma finalizzato in modo esplicito a fini formativi e mediato e tutelato da figure adulte, permetterebbe anche una riduzione dei rischi potenziali e l’induzione ad un uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte di tutta la famiglia, come attività sia educativa sia di intrattenimento condiviso. Ciò avrebbe anche lo scopo di proteggere maggiormente i bambini più piccoli, che oggi appaiono i più vulnerabili ai rischi della rete, perché usano internet per un numero limitato di attività e acquisiscono minore consapevolezza. La SIP chiede quindi un maggior uso del computer sin dalle prime classi elementari.
                                  5 Genitori e insegnanti sui banchi di scuola  
Promuovere la formazione degli insegnanti in modo da consentire loro di valorizzare e guidare l’esperienza dei ragazzi nel campo delle tecnologie dell’informazione. L’obiettivo a cui tendere è quello di considerare l’uso di strumenti tecnologici associati al web non come una materia in più ma come un normale strumento di uso quotidiano anche nell’attività didattica. Vanno concepite iniziative che costruiscano competenze d’uso degli strumenti comunicativi in chiave culturale e intellettuale, che mettano gli insegnanti nelle condizioni di valorizzare e potenziare tutte quelle Best Practices che si siano rivelate didatticamente produttive.
Dovrebbe essere inoltre incentivata la possibilità che gli studenti trasferiscano ai propri genitori la loro esperienza di acquisizione attraverso strumenti tecnologici avanzati. Emblematici, a questo proposito, progetti come “Nonni al computer” che si svolgono in molte scuole medie italiane, nei quali i ragazzi insegnano l’uso del computer e del web agli adulti più impacciati
                                               6 Lezioni videoregistrate  
La possibilità di utilizzare la tecnologia per videoregistrare le lezioni in modo da renderle disponibili senza limitazione di tempo per tutti gli studenti che vogliano consultarle al di fuori dell’orario scolastico deve diventare da attività estemporanea scenario costante. Va favorita la diffusione e l’uso di “lezioni modello” condivise sul web da utilizzare come “compito a casa” e sulle quali discutere in classe. 
 
Articolo da leggere e su cui riflettere .....per costruire nuovi percorsi formativi a scuola.
Io, nel mio piccolo, da circa tre anni sto cercando di fare passi in questa  direzione...
Peccato che quest'anno non abbia più a disposizione nelle mie classi la lavagna interattiva...

lunedì 31 ottobre 2011

Emozioni (e tecnologie) di ieri e di oggi

Recentemente mi sono iscritta ad un corso di aggiornamento sull'apprendimento della letto-scrittura per gli alunni stranieri: è una tematica troppo interessante e nonostante i miei impegni lavorativi e di studio, ho deciso di parteciparvi. 
Qualche giorno prima del primo incontro ho ricevuto il programma dettagliato delle lezioni e sono sobbalzata sulla sedia: un formatore aveva lo stesso nome e cognome di un mio ex alunno di ben venticinque anni fa, che non avevo più incontrato... Un nome non molto comune, per cui ho subito capito che con molta probabilità il facilitatore linguistico che teneva quel corso era proprio quel mio piccolo alunno, già allora molto vivace e sveglio.
Ho cercato nelle scatole dove conservo i ricordi di questi ventotto anni di insegnamento, ho trovato fotografie, bigliettini, disegni di quegli anni lontani... e con qualche foto e un po' di trepidazione sono andata alla prima lezione.
Appena è entrato l'ho riconosciuto: con la barba e gli occhiali ma il sorriso e gli occhi  identici a quando era bambino.
Ci siamo guardati per qualche istante, anche lui mi ha riconosciuto e subito abbracciato: è stata un'emozione vera e intensa che mi ha tolto il fiato.
Sentirlo parlare di linguistica, poi, durante la lezione, così sicuro, coinvolgente, appassionato, competente mi ha veramente riempito di gioia e di orgoglio.
In seguito, nella pausa caffè, abbiamo parlato a lungo: ricordava molti  particolari delle attività fatte insieme: ad esempio di un libro di storie che avevamo inventato , si direbbe oggi collaborativamente, di cui ricordava addirittura  la copertina. Era un'attività che piaceva molto a lui e gli altri alunni, che adoravano  ascoltare storie, inventarle e a trasformarle in filastrocche.
Anch'io, maestrina alle prime armi, mi divertivo molto in quei giochi di lingua, guidata dalla mia collega più esperta, imparavo a gestire quella selva di mani alzate che volevano dire la loro, quegli occhi vivaci che si accendevano dall'entusiasmo, quell'atmosfera gioiosa di creazione condivisa, di coproduzione...
La lavagna si riempiva di parole e di rime e quello che pareva un gioco, era una vera e propria costruzione di significati condivisi, che legavano la classe con emozioni positive, che promuovevano la gioia del fare e dell'imparare,
dal sito Museo Tecnologico http://www.itis.pr.it:
Le storie e le filastrocche venivano poi dattiloscritte da me su matrici di un vecchio ciclostile, ogni pagina era  illustrata dai bambini che assemblavano le pagine e costruivano il libro, facendone una copia per ciascuno, coloravano con dovizia i disegni stampati in bianco e nero.
Infine soddisfatti e felici portavano con orgoglio il proprio libro a casa, per leggerlo ai familiari .
La macchina da scrivere, le matrici e il ciclostile: tecnologie assai diverse da oggi, che abbiamo a disposizione computer, software per il disegno, scanner e stampanti, ma dal punto di vista didattico capaci di produrre risultati assolutamente simili e gratificanti .
Tutto ciò mi ha fatto riflettere sul senso delle tecnologie a scuola: esse, qualunque siano, dalla tecnologia che ha permesso la scrittura, alla stampa usata da Freinet ,agli odierni portatili e tablet , oggi come ieri, hanno degli effetti di potenziamento dell'apprendimento, ma ciò vale soprattutto se il loro uso è legato ad attività motivanti e significative per gli alunni.
Significativo è ciò che  muove interessi, emozioni positive, gratificazione, e così lascia una traccia, una traccia indelebile nella memoria.
Significativo è quell'apprendimento che dà un senso a ciò che si impara e che è il contrario della sterile memorizzazione (Jonassen),
Solo così coniugate alla ricerca di senso e alle emozioni , le tecnologie potranno esplicare il loro valore aggiunto.
A noi insegnanti il compito di intercettare desideri, interessi, inclinazioni degli alunni e saper costruire percorsi di apprendimento che prevedano la partecipazione attiva e emotivamente connotata dei nostri allievi.
Oggi come ieri, mi diverto ancora a fare certe attività con i miei alunni e sono sempre alla ricerca di tecnologie che mi supportino in questi percorsi di costruzione condivisa.
E' davvero bello guardarli negli occhi e vedere l'intuizione, l'idea, che guizza vivace, che poi viene  espressa, negoziata, discussa con partecipazione , modificata e alla fine condivisa con entusiasmo.
E se “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere” (Plutarco) ...è davvero bello vedere accendersi quelle fiaccole..

sabato 7 maggio 2011

Il nostro ebook: gli Etruschi

Finalmente! dopo mesi di attesa per problemi vari ( prima il computer, poi lo scanner e infine anche la connessione fuori uso!!!), sono riuscita a pubblicare il risultato del lavoro collaborativo di ricerca dei miei ragazzi di quinta!
Gli etruschi
per sfogliare le pagine cliccare sull'angolo destro in basso

venerdì 22 aprile 2011

Un bellissimo dono per Pasqua....

Due giorni fa una piccola delegazione di genitori della mia attuale classe V
è arrivata a scuola con un bel pacco dono...
Era avvolto con un fiocco di tulle, ma la forma e le scritte sulla scatola
non lasciavano dubbi:
un bellissimo portatile nuovo per la nostra LIM!
Negli ultimi tre mesi il vecchio computer che ci consentiva di usare la lavagna interattiva
era sempre in riparazione:
formattato completamente a febbraio, si era subito dopo di nuovo bloccato...
I genitori sono stati cosi attenti alle nostre esigenze che hanno pensato di donarci generosamente uno strumento che era divenuto indispensabile per alcune attività...
Confesso che mi sono commossa di fronte a questo dono...
e sono rimasta letteralmente senza parole...
Desidero adesso dire ai miei ragazzi di quinta e ai loro genitori


dal profondo del mio cuore...
Io e le mie colleghe abbiamo apprezzato tantissimo il vostro gesto
e la lettera con cui era accompagnato...
E' bello lavorare in questo clima di condivisione e di collaborazione!
Grazie per questo bellissimo dono
che ci consente di ripartire con le nostre attività e i nostri progetti!

A tutti i miei alunni e alle loro famiglie,
ai lettori abituali o casuali di questo blog

un sincero augurio di Buona Pasqua!

(nell'immagine la foto di un cartellone realizzato dai miei alunni di classe seconda)

giovedì 27 gennaio 2011

Giornata della memoria : per non dimenticare

La scorsa estate mi sono recata in visita ai campi di concentramento di Mauthausen..

.

e di Dachau




Ho pensato molto a cosa scrivere in questo post
ma le parole mancano e le emozioni mi travolgono...
Tale è lo sgomento, l'angoscia, lo smarrimento
di fronte a tali atrocità....
Lascio che siano a parlare le immagini di questi due campi che restano a monito...


come ad esempio la scalinata che porta alla cava di Mauthausen

« La cava era là, con i suoi 186 gradini irregolari, sassosi, scivolosi. Gli attuali visitatori della cava di Mauthausen non possono rendersi conto, poiché in seguito i gradini sono stati rifatti - veri scalini cementati, piatti e regolari - mentre allora erano semplicemente tagliati col piccone nell'argilla e nella roccia, tenuti da tondelli di legno, ineguali in altezza e larghezza. »

(da I 186 gradini - Mauthausen, pagg. 169-170)


I deportati erano costretti a scendere questa scala e a risalire trasportando
massi di pietra scavati nella cava di almeno 25 kg...


Quello di Mauthausen-Gusen fu uno dei più crudeli campi di lavoro in funzione durante il regime nazista del Terzo Reich, che ospitò dal 1939 al 1945 oltre centocinquanta mila deportati fra detenuti comuni e detenuti politici appartenenti a diverse nazionalità.
È stato calcolato che, approssimativamente, 122.000 internati vi trovarono la morte, sebbene gli archivi dell'amministrazione del campo abbiano calcolato in 71.000 le vittime del campo di lavoro.
(da wikipedia)


Quest'altra foto non rende appieno l'estensione veramente impressionante
del campo di concentramento di Dachau
ecco qui una veduta delle baracche in una foto dell'epoca

Veduta delle baracche dei prigionieri di Dachau, subito dopo la liberazione del campo.
Dachau, Germania, 3 maggio 1945( fonte http://www.ushmm.org/)

Il numero di prigionieri incarcerati a Dachau tra il 1933 e il 1945 superò i 180.000. Il numero di coloro che morirono nel campo principale e nei campi ausiliari, tra il gennaio del 1940 e il maggio 1945, fu di almeno 28.000, ai quali bisogna aggiungere quelli che morirono tra il 1933 e il 1939 e quelli che non furono mai registrati. E' improbabile che il numero totale dei morti di Dachau possa mai venir calcolato esattamente.
(da l'enciclopedia dell'olocausto)


...per non dimenticare...

lunedì 10 gennaio 2011

Ancora una webquest: gli Etruschi


In rete c'è molto materiale sugli Etruschi, già in questo post dell'anno scorso ne avevo recensito quello presente nel sito Ciao Bambini, dove per esempio si possono trovare video e immagini molto esplicative delle necropoli etrusche (qui accanto un'immagine di una tomba della necropoli di San Cerbone a Tarquinia-fonte wikipedia-).
Quest'anno sono tornata a cercare in giro e ho trovato altre risorse:
Qui troverete una cartina interattiva con i luoghi che hanno visto l'evoluzione della civiltà etrusca in Toscana: cliccando sui nomi delle località in rosso si aprono altrettante pagine di approfondimento con le immagini dei reperti archeologici ritrovati. Oppure potrete viaggiare con Larth l'etrusco navigatore, mercante e guerriero che vi guiderà in un viaggio alla scoperta della civiltà etrusca.
Sul Portale dei Bambini c'è un'accattivante presentazione animata,qui potrete trovare la cartina con le varie aree di espansione dove sono evidenziati i principali insediamenti e una breve cronologia.
Con il generatore di webquest di aula21.net 1,2,3 la tua webquest
ho creato velocemente una webquest sugli Etruschi utilizzando queste risorse.
Qui sotto uno screenshot del mio lavoro:

Domani. appena rientrati da queste lunghe vacanze, io e i miei ragazzi continueremo le nostre ricerche!
In seguito posterò i risultati del nostro lavoro...